Dai carrelli Unicar-Yale l’implementazione dei robot di Kuka

Nelle grandi sfide epocali che i profondi cambiamenti in atto continuano a determinare a livello mondiale nel mondo del material handling si distinguono le innovazioni tecnologiche e gestionali elaborate da Unicar-Yale per venire incontro alle esigenze dei clienti, attraverso la capillarità della sua rete commerciale e lo sviluppo di servizi di assistenza e di gestione telematica sempre più avanzati ed efficienti.
I timori che l’inarrestabile diffusione delle innovazioni tecnologiche possa ridurre in futuro i posti di lavoro nei vari settori della logistica sembrano privi di fondamento: alla prova dei fatti, lo “human touch” resta il valore aggiunto a cui non può rinunciare chi punta alla competitività, alla progettazione operativa e al consolidamento delle strategie produttive.
Quella dei transpallet della serie MPT è una storia di successo che racconta la qualità delle soluzioni di movimentazione a marchio Yale. La serie di transpallet con operatore a bordo è infatti stata premiata con il premio FLTA Awards for Excellence per l’attenzione portata nei confronti degli operatori.
Yale presenta una nuova serie di stoccatori con operatore a terra, con portata fino a 1,2 tonnellate e capacità di manovra in spazi ristretti. Gli stoccatori della serie MS10-12E sono una soluzione entry level per diverse applicazioni, con ottime prestazioni, un design ergonomico e un basso consumo energetico.
Con questo articolo diamo avvio a una nuova rubrica: Nozioni di Movimentazione, che pubblicheremo mensilmente per far conoscere le caratteristiche e le modalità operative delle varie attività del settore. In questa prima puntata andiamo ad affrontare il tema dell’organizzazione produttiva del magazzino, analizzando tutte le sue molteplici componenti.
Unicar-Yale ha a cuore la produttività della tua azienda, e l’ottimizzazione delle risorse impiegate nella movimentazione di materiali. Per questo i transpallet Yale sono realizzati rivolgendo la massima attenzione alle esigenze ergonomiche dell’operatore, oltre che alle necessità produttive del vostro stabilimento e alla resistenza delle nostre macchine nel tempo.